La storia del comune di Torgiano inizia in epoca romana, periodo a cui risalgono i numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona, grazie alla vicinanza a due importanti corsi d'acqua: il Tevere ed il Chiasco.
Mentre per la nascita dei primi insediamenti, le opinioni degli esperti sono concordi, non si può dire lo stesso riguardo l'origine del nome del comune; gli studiosi ritengono, infatti, che il nome derivi dalla presenza dei due fiumi e, più precisamente, dal latino 'turris omnium', ossia 'Torre dei Fiumi'; al contrario, la tradizione vuole unire questo piccolo borgo al dio romano Giano, il nome, secondo questa teoria, sarebbe dunque il risultato di una fusione all'interno della definizione di 'Torre di Giano'.
Alla caduta dell'impero romano, Torgiano rimase alla mercè delle invasioni barbariche, subendo così l'occupazione del popolo Goto e Longobardo per poi divenire possedimento del comune di Perugia.
Proprio sotto questa dominazione, nel 1276, si provvide ed edificare, ex novo, il castello del borgo che sorse così sopra gli antichi ruderi romani, ormai distrutti dai Goti.
Il punto in cui venne eretta la roccaforte conferì, negli anni successivi, una certa importanza a Torgiano grazie alla sua posizione dominante su uno dei maggiori ponti sul Tevere: qui sorgeva una torre di controllo che andò però distrutta nel corso della seconda guerra mondiale.
L'arrivo delle armate di Cesare Borgia costituì un vero problema per Torgiano che, nel 1500, venne saccheggiata dalle milizie spagnole proprio pochi anni prima che il territorio divenisse feudo dei Baglioni.
Nel 1540 però, la guerra del sale vedrà Torgiano cadere nelle mani del papato dopo un lungo assedio, per poi essere quindi annessa ai domini della Chiesa.
Successivamente, il territorio venne conquistato dai francesi (1797) e venne annesso al cantone di Deruta al quale, dopo una breve annessione a Perugia, tornò sotto il dominio Napoleonico, nel 1809.
Caduto l'impero di Napoleone, il comune di Torgiano venne retto da un governatore pontificio che ne amministrò gli interessi fino all'Unità d'Italia.